Come direbbe il papa: A GO NA FAME CHE TE MAGNARIA E RECIE,
che, tradotto dal tedesco vuol dire: ACCIPICCHIA COME SONO AFFAMATO,
PREPARATEMI QUALCOSA DI GUSTOSO, ORSU’.
e noi lo facciamo allora! Oggi vi propongo la tasca di vitello
ripiena. Che sennò se la lasci vuota che senso ha?
Boh, chiedetelo al papa.
Prima di tutto fate come avete fatto col pesce, procuratevi
qualcuno che abbia ottima materia prima. In questo caso se andate dal
pescivendolo non avranno la carne. Giuro, sembra strano ma è così. Per ovviare
alla mancanza del pesciaio recatevi da un Macellaio.
Ogni brava persona dovrebbe avere un macellaio di fiducia,
se non ne conoscete personalmente fatevelo consigliare da parenti, amici,
obiettori di coscienza, il papa.
Dopo l’operazione ‘ricerca_il_macellaio’ prendete 2 lombate
o se preferite 2 costate (più morbide) di manzo facendovele tagliare alte ALMENO tre dita! Io
ho delle dita grosse come pennarelli giotto supermarker, quindi nel vostro caso
magari so 4 dita!! Beh comunque devono essere belle alte , almeno 5 centimetri.
(belle bestie).
Tornati a casa penserete al ripieno da mettere nella tasca.
Orsù, pensiamoci:
prendete dei funghi champignons freschi, puliteli e
asciugateli bene, tagliateli a dadini PICCINIPICCIO’, ma molto piccinipicciò;
intanto in una pentola fate scaldare 3 cucchiai di olio (per i più ciccioni
anche una noce di burro) e uno spicchio grande di aglio vestito e schiacciato
(non toglietegli la pelle, basta solo schiacciarlo forte con il corpo del
coltello) quando l’aglio ha moooolto caldo e diventa dorato toglietelo e
mettete i funghi.
Quando i funghi cominciano a prendere colore mettete mezzo
bicchiere di vino bianco (o rosso se volete) e fate cuocere fino all’evaporazione
completa del vino. A questo punto mettete pochissime uvette sultanine, una
manciatina, e una spolverata di noce moscata (aaaah, la noce moscata), sale e
pepe q.b. e ancora un po’ di vino.
Se avete tagliato i funghi piccinipicciò, come vi avevo
detto, bastano due sfumature di vino e non di più. In caso assaggiateli,
ASSAGGIATE sempre le cose che state cucinando, onde evitare spiacevoli
inconvenienti o bestemmie grandi come il congo belga. (al papa è capitato).
Ora che il fungo è pronto unitelo ad un battuto di
prezzemolo e FORMAGGIO ASIAGO tagliato a dadini FINISSIMI.
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| tagliatela così, bestie. |
Passiamo alla carne, prendetela e guardatela innamorati,
dopo ciò prendete un coltello ben affilato e fate una tasca tagliando
longitudinalmente la bisteccazza. Avete capito come? O vi serve un
maestro? Visto che siete mussi vi metto
un’immaginetta, tè.
Mettete a scaldare una padella con 1 cucchiaio di olio,
appena l’olio sarà caldo mettete 4 foglie di salvia. Quando la salvia sarà
bella odorosa e croccante toglietela e mettete la carne vuota (senza ripieno).
Dopo averla colorata da entrambe le parti toglietela dalla
padella, metteteci il ripieno creato in precedenza e rimettetela a cucinare
sulla padella di prima.
Ora, ovviamente il tempo di cottura di una carne come quella
del vitello va a gusti, io la mangerei anche cruda, ma vedete voi…
Dopo aver fatto andare la carne (ricordate che è alta 3
dita) in padella toglietela e mettetela in forno a 220 gradi per 3-4 minuti. La
teglia che andrà in forno con le tasche dev’essere nuda, senza olio ne vino ne
altro.
Bastano veramente 3 minuti per far sudare la carne come una
pornostar tedesca e vualà, il piatto è pronto.
Sfornate e servite CALDISSIMO.
INGREDIENTI PE 2.
2 lombate o 2 costate altre 3 dita
Saleppepe
Noce moscata (aaaah la noce moscata)
Uvetta sultanina
Una manciata di Prezzemolo
Formaggio asiago
Funghi champignon, se sono grandi una quindicina, sennò una
venticinquina
Vino bianco o rosso
Olio (e chi vuole burro)
1 spicchio di aglio grande
4 foglie di salvia
Cari orsetti, gud pranzo.
p.s. purtroppo non ho fatto foto della bisteccazza una volta pronta, non ce la facevo, dovevo azzannarla.